Nei confronti dell’ex reparto di ostetricia, ginecologia e pediatria di Capodistria sento un profondo affetto perché qui mia madre mi ha dato alla luce. Nel corso degli anni, prima che traslocasse all’ospedale di Isola, ci sono stata per fare visita ad alcune amiche ricoverate per gravidanza a rischio. Ricordo le imponenti stanze e corridoi, ma in particolare il chiostro, così caloroso…sembrava che volesse abbracciare tutte le donne, i neonati e il personale medico, dare anche conforto ai pazienti ricoverati per problemi di salute. Nell’edificio ci sono stata anche per motivi di lavoro – sono giornalista della redazione italiana di TV Capodistria. Nelle nostre trasmissioni abbiamo spesso parlato del degrado che si è progressivamente aggravato dopo il trasloco dei reparti ospedalieri. L’Università del Litorale, che è proprietaria dell’immobile, ha avviato la ristrutturazione – un lavoro faticoso, ma che sta dando i primi segnali positivi. Si tratta di un patrimonio importante non solo dal punto di vista storico-architettonico, per me è una casa comune perché ha visto nascere migliaia di bambini e dove si sono intrecciate tante storie di vita. Auguri per la ristrutturazione!

Claudia Raspolič
Capodistria, 24 maggio 2024